E’ tornata di nuovo La Niña

E’ tornata di nuovo La Niña. Secondo l’analisi più recente del Climate Prediction Center (NOAA), aggiornata al 10 ottobre 2025, il sistema oceano-atmosferico è in questa fase. Le osservazioni indicano anomalie negative della temperatura superficiale del mare nel Pacifico equatoriale centrale e orientale.

Anomalie termiche rispetto al 1991-2020

I modelli climatici prevedono che La Niña continuerà fino all’inverno 2025-2026, ma con intensità debole (indice Niño-3.4 compreso tra −0,5 °C e −0,9 °C). Da gennaio a marzo 2026 aumenta la probabilità (circa 55 %) di un ritorno a condizioni ENSO-neutrali.

Una La Niña debole produce in genere effetti climatici più moderati: può aumentare le piogge nel Sud-Est asiatico e ridurle nel Pacifico centrale, ma con impatti meno marcati rispetto a eventi forti. Se queste sono le aree più interessate, un evento debole, significa che per l’Europa non cambierà molto le previsioni stagionali.

In conclusione, La Niña attuale è destinata a proseguire per alcuni mesi, attenuandosi gradualmente verso la primavera 2026. Il suo monitoraggio resta fondamentale per comprendere e prevedere le variazioni climatiche globali stagionali.

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Probabilità de La Nina (blu), neutro (bianco) e El Nino (rosso)

Federico Baggiani

Mi occupo di divulgazione scientifica nel campo della meteorologia, con attenzione particolare per temporali e fenomeni estremi. Gestisco i canali social di Tornado in Italia, Meteo in Italia e Meteopisano.

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