Cacciare una supercella

L’obiettivo principale di un cacciatore di temporali è quello di riuscire a intercettare e riprendere una supercella, la più interessante ma allo stesso tempo la più pericolosa tra le strutture temporalesche.

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Per osservare bene una supercella senza correre rischi è fondamentale avere presente in modo chiaro la sua struttura, in modo da evitare di finire in aree pericolose. Per esempio sotto la wall cloud, quindi nella zona in cui potrebbe formarsi un tornado, o in mezzo al nucleo di precipitazioni più intenso, in cui si può trovare grandine anche di 8 o 10 cm di diametro.

Verso una supercella HP

Quindi la prima cosa che bisogna avere chiara sono i punti cardinali. Avere dei riferimenti nello spazio, come ad esempio montagne, paesi o la posizione del sole, che ci permettono di identificare velocemente Nord, Sud, Ovest ed Est è molto importante perché le supercelle hanno una struttura e un moto nello spazio che sono sempre orientati allo stesso modo, o perlomeno con minime variazioni. Le supercelle infatti si sviluppano soprattutto durante gli ingressi delle basse pressioni da Ovest, con venti alle medie quote disposti da Sud-Ovest verso Nord-Est.

Quando una supercella nasce, prima che inizi a ruotare, segue la direzione dei venti principali. Quando il mesociclone inizia a ruotare però, il temporale devia il suo moto a destra di circa 30 gradi rispetto alla direzione principale dei venti, proprio per effetto della rotazione. Il temporale inizierà quindi a muoversi verso Est.

Cacciare una supercella
Spostamento di una supercella rispetto ai venti alle medie quote, e riferimenti nello spazio per orientarsi

Da dove osservare una supercella

Una volta capita la direzione di spostamento della supercella, e tenendo sempre ben presenti i punti cardinali, allora la domanda è: dove dobbiamo posizionarci rispetto al temporale per apprezzare i fenomeni migliori e per non correre rischi? Su questa mappa sono segnate 6 diverse posizioni. Vediamo per ognuna quali sono i vantaggi e quali sono i rischi.

Cacciare una supercella
Immagine radar di una supercella e punti da cui osservarla

Punto A

A Nord-Est rispetto al mesociclone. È la posizione in cui si ha la migliore visuale possibile del mesociclone della supercella, con la possibilità di osservare la struttura della wall cloud e la formazione di un eventuale tornado senza precipitazioni o nubi basse che intralcino la vista. È però una posizione pericolosa, consigliata solo per i più esperti, perché si trova nella traiettoria di moto della wall cloud e del nucleo più intenso delle precipitazioni, che si trova proprio appena a nord della wall cloud. Per cui, se si formasse un tornado, rimanendo in questa posizione punterebbe dritto verso di noi! Quando ci si ferma in questa posizione per scattare delle foto non bisogna indugiare più del necessario ed essere pronti a muoversi subito verso Est.

Cacciare una supercella
Esempio di visuale dal punto A

Punto B

A Sud-Est del mesociclone. È sempre una posizione molto buona perché anche questa permette di avere visuale sulla struttura del mesociclone, sulla wall cloud e su un eventuale tornado in formazione. Gli unici disturbi possono essere il fatto che le precipitazioni principali della cella si vengono a trovare in parte dietro la wall cloud, diminuendo il contrasto delle immagini, e l’RFD che avvolgendosi attorno alla wall cloud può oscurare una porzione della struttura. Questa posizione però è ben più sicura del punto A, in quanto non si trova sulla traiettoria della wall cloud e delle precipitazioni, che rimanendo fermi sfilerebbero entrambe a Nord. È la posizione consigliata per cacciatori meno esperti che però hanno già una buona dimestichezza con questo tipo di temporali.

Cacciare una supercella
esempio di visuale dal punto B

Punto C

A Est del temporale. Da questa posizione, più lontana dalla supercella rispetto alle altre, si può avere una visione d’insieme della struttura. Se non ci sono nubi basse si vedono bene l’intero updraft inclinato con la wall cloud alla base, l’incudine e l’area delle precipitazioni. La posizione è sicura perché, vista la distanza dal temporale, c’è tutto il tempo per capire il suo movimento e muoversi con calma. Per persone al primo approccio con i temporali, questa è la modalità consigliata per iniziare a conoscere dal vivo una supercella.

Esempio di visuale dal punto C

Punto D

A Sud del mesociclone. Non è il miglior punto per osservare il mesociclone e la wall cloud, che si vengono a trovare in prospettiva davanti alle precipitazioni dell’FFD. Inoltre la struttura dell’updraft da questa posizione si trova in genere nascosta dalle nubi basse trasportate dall’inflow che alimenta il temporale. Dato che di solito le supercelle si sviluppano nel pomeriggio, il sole a Sud-Ovest o a Ovest creerà però un buon contrasto con la wall cloud e l’eventuale tornado che saranno di colore bianco brillante sullo sfondo scuro delle precipitazioni. È una posizione sicura perché ci si trova già più a Sud rispetto al temporale e quindi fuori dalla sua traiettoria.

Esempio di visuale dal punto D

Punto E

A Ovest del mesociclone. In questo punto ci troviamo dietro la supercella, e non riusciamo a vedere il mesociclone e la wall cloud perché sono nascosti dalle precipitazioni. L’unica parte di struttura che si può vedere sono i cumuli che, trainati dalla corrente di inflow, entrano da Sud nel mesociclone formando quella che viene definita flanking line. Se ci si trova in questa posizione il consiglio è di cercare una strada che va verso Est passando a Sud del temporale, quindi fuori dalla sua traiettoria. In questo modo si può riguadagnare un punto di migliore osservazione, almeno in corrispondenza delle posizioni B o D. La zona E ovviamente non presenta nessun pericolo perché il temporale si sta allontanando.

Esempio di visuale dal punto E

Punto F

a Nord-Est del temporale. Da qui si può iniziare a vedere il mesociclone, che spunta con la sua estremità Sud-Orientale alla sinistra del muro di pioggia dell’FFD. Non è una posizione sicura, perché ci si trova sulla traiettoria di avanzamento del nucleo di precipitazioni. L’ideale, da qui, è trovare strade che ci portino velocemente verso Est-Sud-Est, in modo da arrivare a trovarci, grazie al moto del temporale, nelle posizioni A o B e poter apprezzare la struttura. Attenzione però, questa manovra può essere pericolosa perché se la supercella si muove molto velocemente si corre il rischio di rimanere inglobati nelle precipitazioni intense. Quindi è un’operazione da fare non solo se si è esperti, ma anche se si conoscono bene le strade della zona.

Esempio di visuale dal punto F

Si capisce quindi come l’orientamento nello spazio e soprattutto rispetto al temporale sia fondamentale quando si ha a che fare con una supercella. Teniamo conto però che se il 90% delle supercelle segue la direzione Ovest-Sud-Ovest – Est-Nord-Est, ci sono supercelle che possono spostarsi in altro modo.

Ad esempio, per quanto riguarda il Nord Italia, le supercelle che si formano lungo una dryline alpina si muovono verso Sud-Est o, se deviano, addirittura verso Sud. In questi casi cambiano i riferimenti spaziali, con il mesociclone che invece che essere nella parte Sud-Est del temporale sarà a Sud, ma la struttura della supercella è sempre la stessa.

Cacciare una supercella
Orientamento spaziale di una supercella in moto verso Sud, con il mesociclone nella parte Sud della struttura