Tornado e riscaldamento globale
Nonostante molti degli effetti del riscaldamento globale siano ben documentati, il legame tra quest’ultimo e i tornado è ancora da studiare nei dettagli. Possiamo partire dai dati degli USA (sicuramente i più completi) per iniziare ad analizzare la questione.
Diciamo subito che da questi non si evidenzia un aumento del numero annuale, se non per i tornado più deboli. Questo però è probabilmente dovuto all’implementazione dei doppler radar e alla maggiore facilità con cui oggi possono essere documentati. Per quanto riguarda i tornado intensi F4-F5 questi sembrano essere in leggero calo, sebbene questo possa essere una semplice oscillazione casuale. Inoltre nonostante dal 1950 negli usa abbia fatto 59 tornado F5 ovvero un tornado F5 ogni di 1.2 anni, l’ultimo risale al maggio 2013. C’è però da dire che ad esempio nel 2011 ci sono stati ben 6 F5. Quindi per avere una risposta definitiva bisognerà monitorare il trend per i prossimi anni.
I tornado hanno dimensioni medie troppo piccole per poter essere previsti da modelli meteorologici e climatici, per questo, per poter stimare il loro andamento in futuro bisogna analizzare i parametri che portano alla formazione. A grandi linee i principali attori in gioco sono il cape (essenzialmente l’energia a disposizione dei temporali) e il wind shear, la differenza di vento del vento tra una quota e un’altra. A causa del riscaldamento globale il cape sta aumentando; ma poiché l’artico si sta riscaldando maggiormente rispetto alle basse latitudini, i contrasti tra le masse d’aria stanno leggermente diminuendo, e di conseguenza anche il wind shear. Quello che risulta da alcuni studi scientifici, è che l’aumento maggiore del cape dovrebbe prevalere, e così in teoria anche la frequenza dei tornado più intensi.
I TORNADO IN ITALIA
Per quanto riguarda l’Italia è impossibile sapere se il numero di tornado sia in aumento o no; questo poiché gli studi relativi alla frequenza sono discontinui negli anni, inoltre fino all’avvento degli smartphone e dei social, la maggior parte degli eventi minori (e non) venivano persi. Possiamo ad esempio però utilizzare il report redatto da noi di “Tornado in Italia” per stimare un numero medio annuale di almeno 40 tornado.
C’è da dire poi che in Italia di tornado di forte intensità ce ne sono sempre stati. La famosa Tromba del Montello, probabilmente un F4 che il 24 luglio 1930 colpì Volpago del Montello e provocò 23 vittime. Un altro tornado, forse F4, colpì il16 giugno 1957 Robecco Pavese. E il tornado che l’11 settembre 1970, colpì il veneziano (VE), causando 36 morti.
Sempre per quanto riguarda i tornado in italia ci viene in aiuto uno studio del 2017 .
Applicando un analisi su un modello meteorologico ad elevata risoluzione questo studio ha evidenziato che un mare più freddo di 1 solo grado non avrebbe prodotto la supercella che ha dato origine al tornado F3 di taranto. Se il mare fosse stato più caldo il tornado sarebbe stato probabilmente più intenso.
In conclusione…
Infine ritornando agli USA quello che si sta assistendo, ma è ancora da confermare se sia dovuto al riscaldamento globale (cosa probabile) è uno spostamento verso est della zona in cui si formano i tornado. Alcuni studi hanno inoltre evidenziato come nonostante il numero di tornado non sia in aumento, è in aumento il numero di tornado per ogni outbreak temporalesco; a causa della maggiore energia a disposizione, sono ora più estesi. Per lo stesso motivo questa è una cosa che potrebbe accadere anche in Italia.
Come potete vedere la questione è parecchio complicata e serviranno ancora diversi anni di studi per dirimerla. Fate però attenzione a chi vi propina una semplice foto di un tornado (ovvero un fenomeno meteorologico che da sempre avviene, anche in Italia) per parlare di cambiamenti climatici. I cambiamenti climatici odierni sono reali e sono dovuti all’uomo. Gli effetti sono anch’essi reali e importanti, ma la relazione con i tornado è ancora da approfondire.