Il WIND SHEAR e la previsione dei temporali
Cos’è il “wind shear” e come viene utilizzato nelle previsioni?
Il “wind shear” è un parametro fondamentale nella previsione degli eventi temporaleschi. Consiste nella variazione di intensità e direzione del vento tra una quota e un’altra (le variazioni più utilizzate sono ad esempio tra 0 – 1km, e tra 0 – 6km di quota).
Per quanto riguarda la variazione delle velocità del vento (che chiameremo “shear”), valori maggiori tendono a favorire la formazione di temporali più intensi poichè le correnti ascendenti e discendenti del temporale vengono a trovarsi in zone differenti e non si ostacolano a vicenda. Lo sviluppo di supercelle è ad esempio favorito con valori di shear 0-6km superiori a 20m/s, mentre la formazione dei tornado è invece più probabile con valori di shear 0-1km superiori a 8-10m/s. Valori nulli di shear 0-6km potrebbero però portare alla formazione di temporali stazionari in grado di scaricare ingenti quantitativi di precipitazioni nelle stesse zone.
Nella previsione dei temporali bisogna prendere in considerazione anche lo shear direzionale, ovvero la variazione della direzione del vento col salire di quota. Se col salire di quota i venti provengono da direzioni che ruotano in senso orario (ad esempio da est al suolo, da sud a 1500m, sud ovest a 3000m, ovest a 5000m…) si parla di “shear positivo”, in questo caso i moti verticali sono favoriti e così dunque lo sviluppo dei temporali. Con shear direzionale positivo e shear 0-6 km maggiore di 20m/s è probabile che i temporali siano supercelle. Con shear negativo (vento che proviene da direzioni in senso antiorarie col salire di quota) lo sviluppo dei temporali è sfavorito.
L’analisi utilizzando i modelli meteorologici ad alta risoluzione della velocità e della direzione del vento alle varie quote è anche importante per stimare la velocità e la direzione di spostamento delle celle temporalesche.
Per approfondire questi argomenti ecco un video didattico che abbiamo creato.
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