I fulmini

I fulmini sono il fenomeno più pericoloso e imprevedibile prodotto da un temporale. Un fulmine infatti può scaricarsi in ogni momento in qualsiasi zona, anche a una certa distanza rispetto al temporale. Ci sono però delle aree in cui la probabilità che cadano fulmini è più alta rispetto ad altre.

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La zona in prossimità dei rovesci, soprattutto nella parte avanzante del sistema temporalesco, è sicuramente quella pericolosa in cui stare, soprattutto se il temporale è molto intenso, e di conseguenza la frequenza delle scariche elettriche è alta.

Fulmine in prossimità del bordo avanzante del temporale

Tipi di fulmini

Un temporale può produrre 3 diversi tipi di fulmini:

FULMINI NUBE-NUBE

Fotografare i fulmini
Fulmine nube-nube

FULMINI NUBE-ARIA

Fotografare i fulmini
Fulmine nube-aria

FULMINI NUBE-SUOLO

Fotografare i fulmini
Fulmini nube-suolo

I fulmini nube-suolo, a loro volta si dividono in fulmini nube-suolo negativi e fulmini nube-suolo positivi.

Quelli negativi sono chiamati così perché si scaricano dalla base del cumulonembo, che possiede una carica elettrica negativa, sul suolo in prossimità del temporale, che invece è caricato positivamente. La maggior parte dei fulmini nube-suolo di un temporale sono negativi.

Fotografare i fulmini
Distribuzione delle cariche e fulmini negativi
Esempio di fulmine nube-suolo negativo

I fulmini nube-suolo positivi invece partono dalla sommità della nube temporalesca, che è caricata positivamente, e colpiscono il suolo anche ad alcuni km di distanza dal temporale. Infatti, se il terreno al disotto del cumulonembo o nelle immediate vicinanze si carica positivamente, a una certa distanza risulta invece caricato negativamente.

I positivi sono meno frequenti, ma hanno un’intensità maggiore rispetto a quelli negativi. In più, potendo colpire anche a diversi km dal temporale, sono ancora più pericolosi perché ancor meno prevedibili.

Fotografare i fulmini
Distribuzione delle cariche con fulmini negativi e fulmine positivo
Esempio di fulmine nube-suolo positivo

Fotografare i fulmini

Per fotografare i fulmini è importante conoscere il movimento del temporale, osservandolo sia visivamente che nelle scansioni radar, in modo da poter mantenere sempre una distanza di sicurezza.

Parlando invece di attrezzatura, per riuscire a scattare foto ai fulmini è necessario avere una fotocamera reflex, con la possibilità di impostare manualmente il tempo di esposizione. Questo perché l’unico modo per catturare un fulmine con l’obiettivo è che questo cada nel tempo in cui l’otturatore della fotocamera è aperto. Per questo il momento migliore per fotografare i fulmini è di notte, o comunque dopo il crepuscolo, quando la bassa luminosità permette di scattare con tempi più lunghi senza bruciare la foto.

Un altro strumento fondamentale è il treppiede, che permette alla macchina fotografica di rimanere ferma durante il tempo di scatto.

Fotocamera reflex e treppiede

Quando si vogliono fotografare solo i fulmini, la sensibilità ISO della fotocamera va tenuta più bassa possibile per evitare che la foto risulti sgranata o che, nel momento in cui il sensore cattura il fulmine, questo sia troppo luminoso. Il tempo di scatto può essere allungato anche fino a 30 secondi. In questo modo, se l’attività elettrica del temporale è alta, possiamo fotografare anche più fulmini con un solo scatto.

Più fulmini catturati con un singolo scatto

Quando oltre ai fulmini si vuole fotografare anche la struttura del temporale invece, è necessario aumentare la sensibilità ISO e accorciare il tempo di scatto fino a 2-8 secondi, in base alla luminosità. Così facendo si evita che i contorni della nube risultino sfumati dal suo movimento, come avverrebbe mantenendo un tempo di scatto più lungo.

Fulmine e struttura del temporale