22 giugno 2022: supercella ad Asti
L’indebolimento dell’anticiclone africano, unito all’avvicinamento di una bassa pressione dalla Francia, hanno creato le condizioni per avere un passaggio temporalesco sul Nord-Ovest italiano. L’instabilità si è fatta sentire già dalla mattinata, con alcuni deboli nuclei temporaleschi che hanno interessato il Torinese, lasciando poi il cielo del Piemonte in gran parte coperto.
Questo ha probabilmente ridotto un po’ l’energia a disposizione. Non abbastanza però da impedire un secondo passaggio nel pomeriggio. Verso le 14 infatti, a partire dai settori Sud-Occidentali, il cielo ha iniziato ad aprirsi, ed è bastato questo ritorno del soleggiamento per innescare nuovi temporali, in questo caso più a Sud, tra Cuneese e Astigiano.
Alle 15:30 circa, a Sud-Ovest di asti, prende forma un intenso temporale, che al radar mostra subito un nucleo a fondoscala. Mi muovo quindi verso Sud, in direzione Asti, con una veloce strada che dovrebbe portarmi proprio davanti al temporale, che nel frattempo si sta muovendo verso Est.
Verso le 16 ecco che, poco a Nord del casello di Asti Est, compare la base del temporale. Si tratta inequivocabilmente di una supercella, con tanto di wall cloud e tail cloud puntata verso le precipitazioni.
Vado ancora un po’ a Sud e trovo un buon punto di osservazione sopraelevato alla periferia Est di Asti.
Il mesociclone è piuttosto piccolo, ma la rotazione è evidente, e l’aria molto umida nei bassi strati si traduce in una base abbastanza bassa. La caratteristica principale però è il rombo incessante dei tuoni (dovuto ai numerosi e continui fulmini nell’updraft), che in questa supercella è davvero intenso!
A causa della rotazione il temporale adesso si sposta verso Sud-Est, e dopo un po’ il rovescio comincia a farsi troppo vicino. Cerco quindi di spostarmi più a Est, ma la posizione della base ormai troppo a Sud e in piena collina non mi permette di riguadagnare un buon punto di osservazione.
In più, come spesso accade, una volta superata Asti verso Est il temporale inizia a indebolirsi subendo gli effetti di aria più secca.
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