26 luglio 2022: forti temporali tra Lombardia e Piemonte
Inizialmente i modelli di previsione vedevano la formazione di temporali a partire dai rilievi del Nord-Est durante la serata, in concomitanza con l’ingresso dei venti di Bora da Est. Temporali che poi nel corso della notte avrebbero dovuto estendersi prima alle pianure di Veneto e Lombardia orientale e poi anche più a Ovest, fino alle prime luci dell’alba.
Durante la giornata però le varie emissioni hanno iniziato a fiutare un innesco più anticipato, con precipitazioni che si sarebbero portate verso il Piemonte già nella tarda serata. Questo avrebbe quindi portato un parziale salto, almeno nella prima fase, delle pianure venete. La presenza nel pomeriggio di uno spesso strato di inversione termica infatti avrebbe potuto inibire lo sviluppo dei temporali.
L’evoluzione sembra confermare gli ultimi aggiornamenti, infatti i primi intensi temporali si sviluppano già piuttosto a Ovest, nella zona del lago di Garda. In più, alcune celle isolate partono davanti al fronte in ingresso. Ad esempio nel Pavese, dove intorno alle 19 prende forma una multicella semistazionaria che interessa la zona di Mortara (PV). L’updraft è molto corposo e definito, segno che l’aria fredda in quota inizia a fluire.
Intanto dietro questo temporale si iniziano a vedere le strutture dei cumulonembi addossati alle Alpi lombarde, ormai quasi in procinto di approcciare le alte pianure tra Bergamasco e Milanese. Da Mortara mi sposto quindi a Nord, fino ad arrivare intorno alle 21 davanti ai temporali ad Arluno (MI).
Cumulonembi nel Nord della Lombardia:
Mammatus verso il Torinese:
Davanti al sistema frontale tra Arluno (MI) e Cisliano (MI):
L’attività elettrica di queste celle, che vanno intanto a formare un sistema a mesoscala, è estremamente alta, nonostante siano pressoché tutti fulmini intranube. Dato lo scarso shear dei venti non si vedono strutture particolari, ma l’intensità del sistema è chiaramente percepibile sia dalla frequenza delle fulminazioni che dal forte vento di outflow. Le raffiche arrivano con forza anche a diversi km dai temporali.
Seguo l’evoluzione dell’MCS verso Ovest e Sud-Ovest, passando nuovamente da Mortara (PV) e accompagnando le celle verso il Piemonte, in cui fanno ingresso intorno alle 22:30. Qui i temporali continuano a espandersi sia verso Ovest, arrivando fino al Torinese, che verso Sud. Nelle prime ore della notte viene interessata anche parte della Liguria.
Fulmini a Stroppiana (VC):
La parte più orientale del sistema invece, cessata la spinta della Bora, dopo mezzanotte comincia a seguire le deboli correnti da Ovest in quota. Arriverà quindi solo in questa ultima fase, tra la notte e la prima mattina, l’interessamento del basso Veneto e del Nord dell’Emilia-Romagna.
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