1 aprile 2024: supercella tra Varesotto e Milanese
La situazione di partenza
Diversi nuclei temporaleschi sono attivi già dalla tarda mattinata nella zona tra il Lago Maggiore e il Lago di Como. Seguendo le correnti in quota, ancora orientate da Sud-Ovest, i nuclei si spostano lentamente verso Nord-Est.
Nel pomeriggio però è previsto l’ingresso di aria fredda in quota, accompagnata da correnti Nord-Occidentali. Questo dovrebbe creare una convergenza con l’aria più umida presente tra alto Piemonte e Lombardia, con la possibile formazione di nuovi temporali in avanzamento dalle zone dei Laghi verso il Milanese.
Intorno alle 15:30 intanto, i temporali che prima rimanevano in zone totalmente montuose, stanno iniziando a interessare aree più meridionali, all’incirca tra la zona Sud del Lago Maggiore e l’inizio del corso del Ticino. Decido quindi di muovermi verso la zona del Varesotto, a Sud-Est del nucleo temporalesco al momento più intenso, per portarmi in buona posizione qualora iniziasse ad avanzare verso Milano.
La supercella nel Varesotto
Arrivo in zona Malpensa con il temporale che è ancora quasi stazionario nella sua posizione (il vento di Fohn da Nord-Ovest non ha ancora iniziato a spingere), ma dalla struttura compaiono segni di rotazione.
Riesco miracolosamente a trovare un prato con ottima visibilità a Casorate Sempione (VA), in una zona notoriamente impervia e con poche aree da cui è possibile avere una vista libera da case o alberi come quella attorno a Malpensa. Da qui osservo l’evoluzione della supercella, che presenta una rotazione apprezzabile anche a occhio e una base piuttosto bassa con una wall cloud che a fasi alterne si protende più o meno verso il suolo.
Il tutto è accompagnato da una vigorosa attività elettrica, sia per quanto riguarda i fulmini nell’updraft (che producono il classico rombo continuo delle supercelle), che per i fulmini nube-suolo.
Dopo circa mezz’ora in cui il temporale mi ruota davanti, questo inizia effettivamente a spostarsi in maniera più decisa verso Sud-Est, investendomi parzialmente con il suo rovescio. Sono costretto quindi a spostarmi per tornare davanti alla supercella.
Nel Milanese
Mi dirigo quindi verso il Milanese occidentale. A Lainate (MI) riottengo visuale sulla cella, anche se la base è parzialmente coperta dal nucleo di precipitazioni. In questa fase il temporale spara diversi fulmini positivi che dalla sommità della nube cadono anche piuttosto lontano dalla struttura.
Ad Arluno (MI) sono nuovamente davanti alla supercella. Questa nel frattempo ha perso la wall coud vera e propria ma ha assunto una struttura decisamente più scolpita e maestosa.
Continuo, sempre rimanendoci davanti, a seguirla nel suo movimento verso Sud-Est arrivando a Gaggiano (MI). Qui la forma non è più chiaramente quella di una supercella, con la base che via via si allunga dando vita a una shelf cloud. Il temporale si mantiene comunque molto attivo.
Lo seguo fino a Binasco (MI), quando compare un intenso rovescio di pioggia e grandine sotto la base. Segno del collasso della cella e della sua imminente dissipazione.
Mentre da Binasco torno verso Ovest proprio questo rovescio viene colpito dalla luce del sole al tramonto, creando dei bellissimi giochi di luce. Come previsto, poco dopo il temporale comincerà a dissiparsi poco a Sud-Est di Milano.
Ecco infine un video realizzato durante la caccia:
Se vuoi supportarci, puoi effettuare una donazione via PayPal cliccando sul pulsante qui sotto!