29 giugno 2021: outbreak di supercelle in Piemonte
Il 29 giugno 2021 un vero e proprio outbreak di supercelle ha colpito il Piemonte. Per la verità in base ai modelli ci si aspettava una, massimo due passate di temporali sulle pianure a Nord del Po. Di certo non supercelle a ripetizione come invece è avvenuto.
Prima supercella lungo il Po
Il primo temporale si forma a Nord-Est di Torino poco dopo le 13. Nonostante le basse pianure siano più soggette all’influenza nefasta del vento secco di marino, il temporale prende subito una certa rotazione e rimarrà attivo per diverso tempo sotto forma di supercella Lp, arrivando fino a Sud-Est di Vercelli.
Supercella sull’alto Piemonte
Abbandono però presto questa cella, quando ancora si trova nel Torinese, per approcciare alcuni cumulonembi che si stanno sviluppando tra il Biellese e l’alto Vercellese e, sia a occhio che considerando la minore presenza di aria secca nei bassi strati, sembrano più promettenti.
Da questi infatti si isola una nuova supercella, con connotati più classici, che percorre tutta la pedemontana partendo dal Biellese e arrivando fino alla zona di Sesto Calende (VA). Nell’alto Novarese il temporale scarica chicchi di grandine fino a 2-3 cm di diametro.
Dopo questa passata, l’atmosfera si calma, ma è una calma solo apparente. Intorno alle 18:30 infatti i segnali di una nuova instabilizzazione diventano evidenti, e un nuovo nucleo in rapida intensificazione si forma in zona Ivrea.
Intensa supercella tra Biellese e Novarese
Il temporale avanza verso Est e una volta giunto in aperta pianura letteralmente esplode, dando vita alla supercella più intensa e duratura della giornata. La base diventa sempre più bassa, con una wall cloud che pesca umidità dalle precipitazioni a livello praticamente del suolo.
Nel Novarese l’atmosfera è pazzesca, con la base bassissima, la forte rotazione e i tuoni ininterrotti caratteristici delle supercelle più intense. Il temporale sfila a Nord della città e arriverà fino quasi alle porte di Milano prima di perdere forza e dissolversi.
Lungo il suo percorso, in particolare nel Vercellese, tra i paesi di Balocco e Villarboit, i chicchi di grandine hanno raggiunto un diametro di circa 4 cm, danneggiando pesantemente le coltivazioni di riso e mais.
Formazione della supercella in zona Ivrea (TO):
Nel Biellese:
Tra Vercellese e Novarese:
A Nord-Est di Novara:
Altre due supercelle nel tardo pomeriggio
La giornata non è ancora finita però, proprio poco dopo la dissoluzione di questa supercella, altri due temporali mesociclonici solcano, quasi in contemporanea, i cieli del Piemonte. Il primo, poco a Ovest di Novara, è una debole supercella di tipo Lp, complice anche il fatto che il recente passaggio ha prosciugato in gran parte l’energia a disposizione nella zona.
La quinta supercella della giornata invece si forma ben più a Sud, sulle colline a Sud-Ovest di Casale Monferrato. Anche questa ha caratteristiche da Lp ma è molto più fotogenica, grazie alla parete dell’updraft perfettamente visibile e alla luce calda del tramonto alle sue spalle.
Quarta supercella, a Ovest di Novara:
Quinta supercella, sulle colline del Monferrato a Sud-Ovest di Casale (AL):
Sesta supercella serale nel Biellese
Fine? Nemmeno per sogno! Di nuovo la calma che segue è apparente perché dopo le 22 una nuova intensa supercella si sviluppa all’incirca nelle stesse zone interessate dal secondo temporale della giornata, a Sud-Est di Biella. I fulmini illuminano la struttura scolpita del mesociclone ottimamente visibile grazie all’isolamento del temporale e alla mancanza di nubi basse.
Anche questa sesta supercella produrrà grandine di medie dimensioni, fino a oltre 3 cm di diametro nella zona di Gattinara (VC).
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