Aprile 2022: parte la stagione

1 aprile 2022 – Supercella tra Cuneese e Astigiano

Alcuni rovesci e temporali al Nord Italia si erano già avuti nella giornata e nella serata del 30 marzo, ma si trattava di perlopiù di nuclei deboli e addossati ai rilievi.

È nel pomeriggio del 1 aprile che le condizioni sono favorevoli per i primi veri temporali della stagione. Intorno alle 13 infatti una prima cella temporalesca si forma sul basso Piemonte, a Nord-Est di Cuneo, e inizia a muoversi verso Nord.

Mi avvicino, e giunto all’altezza di Asti vedo che il temporale sta evolvendo in una supercella, con la base nettamente al di fuori dei rovesci. In breve tempo sotto il neonato mesociclone si forma una piccola wall cloud con tanto di clear slot, e addirittura fa capolino un funnel, che non riesce tuttavia a toccare il suolo e dopo circa 5 minuti si dissolve. Nella zona di Bra (CN) vengono segnalati danni da vento ad alcune costruzioni, ma non sono da attribuire a un eventuale touchdown del vortice quanto piuttosto a raffiche lineari associate ai rovesci.

La supercella a Nord-est di Cuneo vista da Baldichieri d’Asti:

Il funnel nei pressi di Bra:

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Mesociclone e funnel in dissoluzione:

La supercella rimane comunque attiva, anche se la base del mesociclone perde temporaneamente un po’ di organizzazione, e prosegue la sua marcia verso Nord. Nella zona di Dusino San Michele (AT) il temporale riprende potenza, con la base che si fa nuovamente turbolenta e si abbassa di quota, il vento di inflow che entra nella cella e l’attività elettrica che aumenta.

Tra Villafranca d’Asti e Valfenera (AT):

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Nuova riorganizzazione della supercella tra San Paolo Solbrito (AT) e Buttigliera d’Asti:

La seguo verso Nord fino a Castelnuovo Don Bosco, dove il sistema inizia a indebolirsi. Qui l’aria secca in ingresso da Sud pulisce il cielo dalle nubi basse e permette di vedere la parete dell’updraft e l’incudine della supercella stagliati contro il cielo sereno.

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Più tardi, sempre lungo la dryline formata dall’aria più secca proveniente dall’Appennino, si formeranno altri temporali a partire dal Piemonte Orientale via via fino al Veneto. Nel Mantovano toccherà terra anche un tornado di tipo landspout.

Temporali tra Piemonte e Lombardia visti da Alessandria:

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9 aprile 2022 – Temporale serale sul Pavese

Dopo una giornata caratterizzata, per quanto riguarda il Nord-Ovest, da intense raffiche di Foehn che hanno sollevato in cielo enormi quantità di polvere dai campi riarsi dalla siccità, causando vere e proprie piccole “tempeste di sabbia”, intorno alle 21 si forma un intenso nucleo temporalesco lungo una dryline sulla Lombardia occidentale.

La dryline si genera a causa dello scontro tra il Foehn in discesa da Nord-Ovest e la Bora in avanzamento da Est lungo la Pianura Padana. Proprio l’ingresso della Bora aveva già provocato la genesi di altri temporali a partire dal primo pomeriggio sul Nord-Est.

Il temporale serale colpisce in particolare la città di Pavia con un nucleo che al radar risulta anche a fondoscala, segno della presenza anche di grandine (seppur di piccole dimensioni), e si sposta verso Sud-Ovest per poi esaurirsi poco dopo le 22 a Est di Tortona (AL).

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16 aprile 2022 – Supercella Lp tra Lombardia ed Emilia

Nel primo pomeriggio un fronte freddo in discesa dalle Alpi entra sulle pianure di Veneto e Lombardia da Nord-Est, innescando lo sviluppo di diversi temporali. Intorno alle 15 nascono i primi nuclei a Ovest del Lago di Garda, sulla pedemontana Bresciana.

Si forma una sorta di sistema lineare che si muove rapidamente verso Sud-Ovest. In breve tempo si vanno a delineare due celle principali, una più a Sud, nel Cremonese, e una a Ovest di Brescia. Arrivando dal Pavese, mi dirigo verso la cella più meridionale.

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Questa inizia a potenziarsi vistosamente tra Cremonese e Lodigiano, con l’updraft che diventa parecchio massiccio. Mi porto davanti al temporale, che sta evolvendo in una struttura supercellulare, a Codogno (LO). Nonostante la parte alta sia ottima, la base risulta molto alta e fa fatica a organizzarsi; questo è dovuto al fatto che l’aria sia piuttosto secca a tutte le quote. Tutti i temporali della giornata infatti saranno caratterizzati da una certa scarsità di precipitazioni.

Non sarà infatti l’unica supercella di tipo Lp a svilupparsi, anche almeno un altra cella più a Est assume questo tipo di struttura.

A Codogno (LO):

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Verso Piacenza:

Il temporale è molto veloce, e in poco tempo mi arriva quasi sopra. Lo accompagno quindi nel suo moto verso Sud-Sud-Ovest arrivando a Piacenza. Qui le sue fattezze mesocicloniche appaiono un po’ più chiare, anche se sotto il mesociclone non riusciranno mai a comparire nubi accessorie degne di nota. Da segnalare però parecchi fulmini nube-suolo, anche positivi.

Se le precipitazioni sono scarse, complice anche l’ingresso secco alle quote medie, è la grandine a essere favorita. Sulla città di Piacenza si scarica una grandinata con chicchi del diametro di circa 3 cm.

La struttura della supercella Lp a Sud di Piacenza:

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23-24 aprile 2022 – Notte di fulmini a Diano Marina (IM)

Già nel tardo pomeriggio i primi nuclei temporaleschi associati all’ingresso di un fronte freddo da Ovest cominciano a transitare lambendo le coste del Ponente Ligure. L’instabilità è comunque solo all’inizio, con i temporali che potrebbero susseguirsi per diverse ore.

Primi temporali nel tardo pomeriggio:

Intorno alle 19:30 il primo passaggio lascia spazio a un cielo parzialmente sereno, con la bassa luce del tramonto che illumina le strutture in allontanamento verso Nord-Est.

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Segue poi un periodo di calma, in cui però inizia a soffiare un forte vento da Sud-Ovest. I temporali intanto avanzano dalla Costa Azzurra e alle 23 iniziano a vedersi i primi bagliori. Mosse dalle correnti molto tese in quota, le celle ben presto arrivano sull’Imperiese, colpendo sia la costa che, con nuclei al momento più intensi, il mare aperto.

Verso mezzanotte infatti fanno capolino i primi fulmini nube-suolo sul mare, per il momento piuttosto distanti. La situazione va avanti così per un po’, con diverse celle che sfilano parecchio a Sud-Est della costa e puntano il Levante.

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La parte più intensa del peggioramento però arriva più tardi. Poco prima delle 4 la traiettoria dei temporali si avvicina molto di più alla costa e l’attività elettrica aumenta, con diversi nube-suolo che cadono parecchio vicini.

Come previsto, la continua successione di celle con movimento da Sud-Ovest verso Nord-Est continua fino all’alba, con gli ultimi temporali che sfilano davanti all’Imperiese intorno alle 6:30.

Nucleo intenso sotto costa intorno alle 4:

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Altro temporale con intensa attività elettrica alle 5:30:

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Ultimi nuclei in transito intorno alle 6:30:

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Alessandro Piazza

Fotografo e stormchaser. Mi occupo della produzione di materiale video e fotografico sui temporali, ma anche di didattica e divulgazione scientifica.

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