Basta pioggia? Anche no

Basta pioggia? Anche no. E’ stato sufficiente un inizio di Maggio molto dinamico per scatenare già la voglia di sole in molti lettori del web, scordandosi magicamente che per quasi 2 anni non ha più piovuto specie al Centro-Nord.

La siccità infatti non è risolta ma potrebbe essere alleviata complice questo mese che ha finalmente aperto la porta alle perturbazioni atlantiche mentre l’anticiclone rimane isolato ad ovest della penisola Iberica o in Africa.

Nei prossimi giorni il tempo comunque si manterrà ancora molto dinamico. Una manna del cielo in vista della stagione estiva. Arrivare infatti alla stagione più calda con dei suoli ben bagnati e una vegetazione ben rigogliosa possono fare da vero scudo termico per le ondate di calore.

Inoltre tutto questo abbassa notevolmente il rischio d’incendi. Da considerare anche la neve fondamentale riserva idrica che sta continuando a cadere in quota sopra i 2000m per i nostri ghiacciai mal ridotti.

Ovviamente sappiamo bene che in certi casi questo surplus idrico potrà portare dei disagi, ma è il prezzo da pagare se vogliamo avere una stagione calda vivibile e meno pesante rispetto a quanto accaduto nel 2022.

E’ noto che in un clima che sta cambiando si passa da lunghi periodi siccitosi ad altri più brevi carichi di precipitazioni. Senza acqua non ci sarebbe la vita sul nostro pianeta e nemmeno noi, ricordiamocelo.

Dobbiamo pensare in questo ad adattarci per raccogliere il più possibile di quello che cade dal cielo con nuovi invasi e anche tenendo conto del rischio idrologico presente su gran parte dello stivale.

Alcuni dati

Vi mostriamo perchè l’acqua ancora serve. I grandi laghi risultano si finalmente in media o poco sopra come altezza, ma sul Garda manca ancora un mezzo metro d’acqua.

Il Po è salito di 1 metro e mezzo rispetto ad Aprile ritornando attorno valori medi. Situazione peggiore sui settori centro-occidentali di questo fiume ancora abbastanza basso. Al Ponte della Becca risulta essere -2.2 metri.

Le ultime piogge hanno portato anche ad una risalita della produzione elettrica come vediamo nel grafico seppur migliore solo del 2022 e del 2021.

Le precipitazioni dove non estreme daranno un beneficio all’agricoltura, aumentando l’umidità del suolo e migliorando le riserve idriche superficiali.

Per quanto riguarda il bilancio delle piogge degli ultimi 12 mesi vediamo qui bene come la siccità sia molto importante al Nord nelle zone a nord del Po e nel Piemonte. Per la regione piemontese ricordiamo che nel 2022 sono caduti solo 300mm a Torino contro i 900mm che dovrebbero arrivare in 1 anno.

Acqua che manca anche in alcune zone Calabria, Sicilia nord-orientale e Gargano.

Fonte CNR

Federico Baggiani

Mi occupo di divulgazione scientifica nel campo della meteorologia, con attenzione particolare per temporali e fenomeni estremi. Gestisco i canali social di Tornado in Italia, Meteo in Italia e Meteopisano.

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