Si conclude la stagione degli uragani 2022

Il 30 Novembre si conclude ufficialmente la stagione degli uragani 2022. Di questa rimarrà impresso soprattutto Ian con oltre 50miliardi di dollari di danni e oltre 100vittime. Rilevante anche Julia per aver portato 91 morti nell’America centrale mentre Nicole è stato l’ultimo a formarsi a inizio novembre.

Nel conto di quest’anno abbiamo avuto 14 tempeste nominate (venti oltre i 63km/h), 8 di queste sono diventate uragani (venti >119km/h) tra cui 3 che hanno raggiunto almeno la categoria3

Sono tre i cicloni che hanno toccato la costa degli USA. Ian come categoria 4 a Cayo Costa in Flordia con raffiche fin 241km/h e poi come cat1 a Georgetown, nella Carolina del Sud. Questo uragano è stato il più forte che è mai atterrato negli Stati Uniti.

Le previsioni dell’evento sono risultate molto accurate fino a ben 5 giorni di distanza, dando un gran margine di tempo a chi interessato di evacuare.

Nicole è arrivato invece come categoria 1 a nord di Hutchinson Island, sempre in Florida. Infine Fiona sempre come cat1 vicino a Punta Tocon, Porto Rico.  

Una stagione che ha visto quasi un letargo a metà del suo percorso, causata dall’aumento del wind shear e della mancanza di umidità nell’atmosfera sull’Oceano Atlantico. Dopo la calma di agosto l’attività è aumentata a Settembre con ben 7 tempeste nominate, tra cui 2 le più forti di quest’anno.

Altre curiosità

In questa stagione l’aereo della NOAA ha volato oltre 580 ore per prendere dati atmosferici fondamentali per le previsioni e la ricerca sugli uragani, passando attraverso l’occhio del ciclone almeno 65 volte e dispiegando oltre 1700 strumenti scientifici.

Grande successo ha avuto il lancio di un piccolo sistema aereo senza equipaggio Area-I Altius 600. Questo ha potuto trasmettere i venti di Ian prima del suo approdo sulla terraferma.

Sono state raccolte anche migliaia di immagini per vedere gli effetti sui territori colpiti da questa tempesta. Inviduati più di 6200 aree potenzialmente a rischio di inquinamento ambientale, aiutando la Guardia Costiera negli sforzi di pulizia dei detriti marini.

Quello che rimaneva di una strada in Florida dopo il passaggio di Ian

Oltre questo fondamentali sono stati i satelliti meteorologici, alcune boe di rilevamento e tanto altro per affrontare fenomeni atmosferici così intensi. La NOAA è già pronta per l’inizio della prossima stagione che come sempre partirtà il 1° giugno.

Un’animazione da satellite di tutte le tempeste della stagione 2022 nell’Oceano Atlantico

Federico Baggiani

Mi occupo di divulgazione scientifica nel campo della meteorologia, con attenzione particolare per temporali e fenomeni estremi. Gestisco i canali social di Tornado in Italia, Meteo in Italia e Meteopisano.

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