Violente grandinate al nord, ma non solo
![Violente grandinate al nord](https://www.meteotornado.it/wp-content/uploads/2022/05/282130719_2101646380017051_8170832465124125759_n-1024x1024.jpg)
La fase estremamente calda che ha caratterizzato quest’ultima parte di maggio, si è conclusa con violente grandinate al nord e al centro Italia. Dopo alcuni giorni con temperature oltre i 30 gradi su buona parte d’Italia, con picchi addirittura superiori ai 37 gradi in Toscana, l’ingresso di aria più fredda in quota ha fornito l’innesco per violenti temporali. I fulmini avvenuti nella sola giornata di ieri 28 maggio, in Italia, sono stati infatti oltre 70 mila!
I temporali più intensi si sono generati nel nord ovest Italia. Intorno alle 17 di ieri, due supercelle formatesi una in provincia di Bergamo e l’altra in quella di Milano, hanno prodotto grandine di grosse dimensioni nel loro moto verso sud. La grandinata più terribile è avvenuta nei dintorni di Crema, dove i chicchi hanno raggiunto addirittura i 6-7cm di diametro; qui la grandine ha distrutto i vetri di centinaia di auto. Altre grandinate, sebbene con diametri un po’ più piccoli (4-5cm) sono avvenute a sud di Bergamo e nel pavese.
![Violente grandinate al nord](https://www.meteotornado.it/wp-content/uploads/2022/05/284086901_2101646023350420_8704633411973909873_n.jpg)
Tra tardo pomeriggio e sera si sono poi formati intensi temporali in Piemonte. Questi hanno causato grandinate di media taglia su alcune zone del torinese e vercellese, e grandine di grossa taglia sull’alessandrino. In particolare Tortona è stata investita da grandine fino a 5cm di diametro, con danni e accumuli importanti, tant’è che questa mattina vi erano ancora 10/20cm di strato sulle strade. Grandine di 4-5cm di diametro anche a Clavesana nel cuneese.
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Per quanto riguarda il centro Italia, da segnalare grandine di medie grosse dimensioni (4-5cm) a sud di Campobasso e nei pressi di Gubbio.
Purtroppo grandinate di queste dimensioni, a causa del riscaldamento globale, sono sempre più frequenti, anche ad inizio estate. Le temperature sempre più calde forniscono infatti il serbatoio di calore che alimenta i temporali e la dimensione della grandine è direttamente correlata all’energia in gioco. Per approfondire ne abbiamo parlato in questo articolo sul CAPE (l’energia a disposizione dei temporali).