22 maggio 2024: impressionante grandinata a Santena (TO)

22 maggio 2024

La giornata del 22 maggio 2024, come quasi tutte quelle di questa settimana, è caratterizzata da abbondanza di energia a disposizione per la convezione (CAPE), ma da correnti in quota molto deboli. Queste condizioni sono propizie per la formazione di temporali stazionari, che possono insistere nella stessa zona anche per parecchio tempo scaricando grandi quantitativi di precipitazioni. Si tratta di una situazione potenzialmente in grado di causare diversi disagi.

Intorno alle 15, mentre già diversi nuclei temporaleschi sono già attivi sia in Piemonte che più a Est, si forma un intenso temporale a Sud-Est di Torino. Subito al radar compare il fondoscala, segno che il temporale sta molto probabilmente producendo grandine.

Nei minuti successivi il nucleo si intensifica e si espande ulteriormente, rimanendo però bloccato dall’assenza di ventilazione in quota.

Lo osservo dalle colline a Nord di Asti e noto la spessissima cortina di precipitazioni dalla quale fanno capolino i fulmini nube-suolo.

22 maggio 2024
22 maggio 2024

Mentre cerco di avvicinarmi, iniziano ad arrivare le prime notizie di grandinate intense nella zona di Santena (TO).

Quando arrivo, il temporale è ormai in fase calante e la grandinata è finita, ma quello che trovo in giro per il paese sono accumuli impressionanti di grandine. I chicchi tra l’altro sono tutt’altro che piccoli, con alcuni che superano anche i 2,5 cm di diametro.

22 maggio 2024
22 maggio 2024
22 maggio 2024

In alcune zone la grandine al suolo raggiunge addirittura i 20 cm di accumulo, con diverse automobili rimaste intrappolate. Devono intervenire mezzi spalaneve del comune per cercare di liberare le auto.

22 maggio 2024

Infine, due video che mostrano l’incredibile quantità di grandine caduta:

Se vuoi supportarci, puoi effettuare una donazione via PayPal cliccando sul pulsante qui sotto!

Alessandro Piazza

Fotografo e stormchaser. Mi occupo della produzione di materiale video e fotografico sui temporali, ma anche di didattica e divulgazione scientifica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *