Il 2024 inizia con il caldo record

Il 2024 è iniziato con temperature record, infatti a livello globale gennaio ha segnato il primato dal 1850 ad oggi.

Nonostante il segnale di El Niño si stia affievolendo, il forte riscaldamento dei mari sta ancora contribuendo in modo significativo.

Il mese appena trascorso ha registrato una temperatura media di 13,14°C, con un aumento di 0,70°C rispetto alla media del periodo 1991-2020 e ben +1,66°C rispetto all’epoca pre-industriale.

È l’8° mese consecutivo che si classifica al primo posto per le temperature record.

Anomalia della temperatura dell’aria superficiale per gennaio 2023 rispetto alla media di gennaio per il periodo 1991-2020. Fonte dati: ERA5. Crediti: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.

Durante gennaio, le zone dove le temperature sono state al di sotto della media del periodo includono ancora la penisola scandinava, parte dell’America nord-orientale e dell’Asia orientale.

È stato rilevato un aumento spaventoso della temperatura del mare oltre i 60° S-60° N, che ha toccato i 20,97°C. Ad inizio febbraio si sta superando anche i 21°C battendo ogni precedente primato dal 1979.

Temperatura media giornaliera della superficie del mare (°C) sull’oceano globale extrapolare (60°S–60°N) per il 2015 (blu), 2016 (giallo), 2023 (rosso) e 2024 (linea nera). Tutti gli altri anni tra il 1979 e il 2022 sono mostrati con linee grigie. Fonte dati: ERA5. Crediti: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.  

Superata la soglia di +1.5°C negli ultimi 12 mesi

Se facciamo riferimento agli ultimi 12 mesi, la temperatura media globale ha passato gli 1.5°C rispetto all’era preindustriale. Andando quindi oltre gli Accordi di Parigi.

Un traguardo che ci fa comprendere come sia urgente agire per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici. La rapidità dell’aumento delle temperature in questi ultimi anni non ha veramente precedenti, ma sappiamo che l’unica via per mitigare gli effetti è la riduzione delle emissioni di gas serra.

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In mappa le anomalie delle temperature a scala globale rispetto all’epoca preindustriale da febbraio 2023 fino a gennaio 2024. Fonte Copernicus.

Federico Baggiani

Mi occupo di divulgazione scientifica nel campo della meteorologia, con attenzione particolare per temporali e fenomeni estremi. Gestisco i canali social di Tornado in Italia, Meteo in Italia e Meteopisano.

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