Il terribile Derecho del 18 agosto
E’ arrivato il momento di analizzare quanto accaduto il 18 agosto 2022, quando un terribile Derecho ha devastato diverse località europee e nostrane.
L’ingresso ad inizio giornata di un ampio nucleo freddo in quota dalla Francia di matrice polare marittima ha portato alla formazione di questo particolare sistema temporalesco.
I mari del Mediterraneo si trovavano proprio all’apice del loro calore con temperature superficiali ancora prossime ai 30°C. Valori fino a 5°C sopra la norma per il periodo a causa delle numero ondate di caldo che si sono susseguite specie nel bacino occidentale sin da Maggio. Qui l’anticiclone africano ha continuato per settimane e mesi a far risalire aria sub-tropicale facendo raggiungere numerosi record di temperature mensili specie al Centro-Nord.
L’energia e i contrasti in gioco erano veramente ai massimi. Basti pensare che alcuni modelli simulavano un cape(cioè il carburante per i temporali) superiore ai 4000J/kg e una vorticità in quota ottimale quindi era elevato il rischio di fenomeni severi.
Cos’è un Derecho?
Per “Derecho” si indica un intenso sistema temporalesco di tipo lineare che percorre centinaia di km sviluppando fortissimi venti di downburst.
Perché la definizione del Natonal Weather Service americano sia valida, l’ammasso convettivo deve mantenere venti sostenuti sopra i 93 km/h per almeno 400 km.
Tutto ciò è purtroppo accaduto. Le vittime totali contando anche le altre nazioni sono 13, con un centinaio di feriti (solo in Toscana 2 morti e più di 50 feriti) per la caduta di alberi, cartelli stradali, tetti e quant’altro.
Evoluzione meteo
Già all’alba si è formata una supercella che ha colpito duramente le zone ad est di Genova, in particolare la zona di Sestri Levante (GE) con grandine fino a 7 cm di diametro e associate forti raffiche di vento lineari con numerosi danni.
Poco dopo nuovi intensi temporali si sono formati tra le Baleari e la Corsica, investendo quest’ultima in pieno con un violento bow-echo (o eco ad arco), con gravi danni soprattutto sulla zona Ovest dell’isola. Raffiche di 225 km/h sono state registrate a Marignana, e di 207 km/h a l’Ile Rousse.
Da qui il sistema ha proseguito la sua corsa verso le coste dell’alta Toscana, dove è giunto intorno alle 10. Nella zona di Carrara i danni maggiori, con il vento che ha raggiunto la velocità di 150 km/h. Diversi danni da raffiche lineari sono segnalati comunque lungo tutta la costa tra il Levante Ligure e il Livornese.
Nella tarda mattinata poi il Derecho ha fatto il suo ingresso sulla pianura Padana tra Emilia, Lombardia orientale e Vento. Qui le velocità del vento sono state meno estreme ma comunque molto rilevanti, come i 109 km/h di Codigoro (FE) o i 138 km/h di Chioggia (VE).
Alla fine il suo percorso conterà oltre 1500km, da Maiorca fino al confine tra Austria e Repubblica Ceca, dove il Derecho è giunto in serata.
In questo video vediamo l’ingresso dei temporali sulla pianura.
Ancora forti temporali tra la sera del 18 e il 19 Agosto con soprattutto grandine grossa
Successivamente nella serata del 18 grazie alle schiarite precedenti, è ripresa la formazione di intense celle temporalesche in risalita sulla Toscana interna e le province delle altre regioni confinanti. In questo frangente ancora molta aria caldo umida è risalita dal tirreno, dando vita a grandinate severe. Numerosi eventi con chicchi maggiori di 5cm di diametro, ma siamo arrivati addirittura ai 10-12cm a Macerata Feltria (PU). Si tratta del chicco più grande mai caduto in questo 2022.
Il 19 Agosto il vortice depressionario ancora presente sull’alto Tirreno nel corso della giornata si è spostato verso est, garantendo ancora un’instabilità rilevante soprattutto sui settori Adriatici.
Qui tra gli eventi principali i quasi 100mm al mattino sul ferrarese con allagamenti e nel pomeriggio una supercella nel barese con i chicchi che hanno raggiunto i 10cm di diametro.
Insomma la conta degli eventi e dei disagi prodotti è stata davvero ampia.
È estremamente probabile che gli eventi di questo ultimo periodo abbiano un collegamento diretto con il cambiamento climatico. Un mare reso molto più caldo della media a causa della persistenza dell’alta pressione rende molto più probabili eventi temporaleschi di questa portata rispetto al recente passato.
Se vuoi supportarci, puoi effettuare una donazione via PayPal cliccando sul pulsante qui sotto!